Capitolo 4: Rendevouz

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COMPENDIO II: L’ESERCITO ESPERIANO


++++ACCESSO DATABASE MILITARE++++


++++BENVENUTO CAPORALE SERGEJ CIOLKOVSKIJ++++


Al tempo della colonizzazione di Esperia, fu subito necessario che la popolazione indigena era troppo barbara per coesistere con i coloni. Furono tentate diverse vie di coesistenza, ma tutte fallirono.


Si optò perciò per lo sterminio.


Al fine di evitare danni irreversibili al territorio, vennero evitati i metodi più rozzi, ma anche più efficaci, quali gli ordigni atomici.


Di conseguenza furono messi a punto e utilizzati diversi tipi di armi chimiche e batteriologice. Gli indigeni dimostrarono un tasso di resistenza pari al 70% a entrambe.


Stupiti, ma non abbattuti, i coloni iniziarono gli addestramenti del primo corpo militare Esperiano. Anche questo tentativo fallì, nonostante si debba ammettere che le truppe si dimostravano capaci nei raid degli accampamenti. Comunque, la conoscenza del territorio degli indigeni rendeva i loro uomini superiori nelle imboscate.


Cosi, con il supporto della neonata Confederazione Mercantile, furono stanziati ingenti fondi per lo sviluppo della tecnologia bellica. Furono fondati i VDV e l’NKVD


Il primo, il VDV, e’ancor oggi uno dei corpi migliori a disposizione dei generali Esperiani. Addestrati ai massimi livelli, il corpo del VDV (Vozdushno-Desantnye Vojska, Truppe Aviotrasportate) dispone di tattiche ed equipaggiamenti impensabili per le truppe standard. Grazie al loro intervento, la maggior parte degli eserciti indigeni furono attaccati in notturna con attacchi aerei e paracadutisti, debellandoli.


Altro contributo importante alla guerra fu il corpo dell’NKVD (Commissariato del Popolo per gli Affari Interni) che si occupò dell’indottrinamento dei civili, delle epurazioni dei trasgressori e svolse compiti di polizia segreta per il paese. Da notare il contributo all’esercito fornito dai Commissari, individui dotati di un forte senso della patria e indottrinati a tal punto da morire per portare a termine un compito. Altra divisione fondamentale del NKVD e’ il corpo dei Sika, assassini addestrati fin da bambini per eliminare importanti figure di rilievo del nemico, per spiare i piani o sabotare insediamenti e veicoli. Il loro ruolo sul campo di battaglia divenne fondamentale.


In tempi più recenti, l’esercito esperiano ha iniziato a disporre di flotte aeree, navali e spaziali, rendendosi una potenza militare di grande importanza all’interno della Confederazione.


+++++FINE DELLA TRASMISSIONE+++++


Capitolo 4: Rendevouz


La città ormai era vicina e, nonostante l’incidente di percorso e la perdita di un carro, la compagnia si sentiva sollevata.

La colonna sferragliava sulla strada asfaltata della città, più lineare e meglio mantenuta di quella della periferia, ma comunque sconnessa in alcuni punti. A ogni sobbalzo, Dimitri imprecava rumorosamente.

Sergej scrutava con attenzione ogni angolo, pronto a rispondere a una nuova imboscata, ma non ce ne furono, in ogni caso l’occasione si rivelò adatta a uno studio della zona.

La maggior parte dei palazzi, adibiti per lo più ad abitazioni, erano rovinati e squarciati in più punti. Su molti si potevano osservare gli effetti di esplosivi ad alto potenziale.

“Carri. E sabotatori. Visto come ci hanno colto alla sprovvista direi i sabotatori, e devono averne parecchi” rifletté il caporale.

Nikolaj parve cogliere i suoi pensieri e cosi Yuri.

“Sembrano organizzati bene, caporale” sentenziò Yuri “non mi sorprende che la guerra sia cosi dura. Quei fottuti bastardi strisciano come topi nelle fogne fino all’obiettivo.”.

Sergej annuì. Avrebbero dovuto fare molta più attenzione in futuro.

Giunsero al campo base mentre Icarus II sorgeva a est.

L’accampamento era protetto da spesse mura di sintocemento, alte circa quattro metri, sorvegliate da una ventina di soldati. Di forma quadrata, possedeva quattro torri, ognuna sormontata da riflettori e armi pesanti.

Dai volti delle guardie di picchetto, Sergej intuì che la sorveglianza doveva essere parecchio movimentata. Visi stanchi e pallidi li seguivano, mentre entravano passando dai cancelli in lega metallica.

I soldati calarono rapidamente dai camion, i più si diressero verso i dormitori o la mensa, mentre gli ufficiali si radunarono al centro della piazza, in attesa di ricevere disposizioni.

Un drappello di VDV, le truppe aviotrasportate dell’esercito, giunse a passo rapido. Vestiti delle loro uniformi cromocangianti e protetti da esoscheletri in plastacciaio, impugnavano fucili KriegCommando, a canna corta, con ottica e puntatori laser. Il massimo della tecnologia in mano al massimo degli uomini.

In mezzo a loro, torreggiava la figura possente del Generale Andriej Korazoj, rinchiuso nella sua ATC, l’Armatura Tattica Corazzata, riservata agli alti gradi.

Giunti di fronte agli ufficiali, i VDV si aprirono a ventaglio, facendo spazio al Generale.

E facile immaginarsi perché molti tra le file dell’esercito e tra i civili mitizzassero gli ufficiali. Rivestito nella corazza bianca della ATC, il generale appariva come un Dio in mezzo agli uomini, possente oltre ogni immaginazione. Una pistola di grosso calibro giaceva nella fondina magnetica al suo fianco, le sole dimensione facevano immaginare i danni causati da una sola delle sue pallottole.

Poi il Generale parlò, la sua voce amplificata dai diffusori fonici piazzati sul torace della corazza.

“Figli miei!” esordì “Compagni di battaglia! Diplomati all’onorata Accademia! Sono felice di avervi qui, oggi!”

“I discorsi del Generale sono sempre zeppi di fronzoli” rifletté Sergej “ma cosi carichi di carisma”

“Gli ordini del Collettivo sono chiari, ma difficili da portare a termine. Non dubito che voi e le vostre compagnie sarete in grado di portarli a termine” riprese, poi con tono più grave “In caso contrario, i Commissari si prenderanno cura di voi”

Alcuni dei presenti deglutirono rumorosamente…tutti conoscevano le storie sulle punizioni dei Commissari.

“Ma immagino che adesso sarete stanchi. Ho saputo dell’attacco alla colonna…i miei agenti sono discreti”

Si udì un sibilo breve e basso, mentre qualcosa, in mezzo agli ufficiali, si disattivava. Una figura cominciò a prendere forma dal nulla, prima apparve la testa, poi un corpo, infine gli arti.

L’uniforme ottica fotomimetica dell’assassino si disattivò infine, e la snella figura giunse ad ampi passi di fronte al Generale, battendo il pugno destro sulla spalla per tre volte, come usavano fare i membri dell’NKVD di fronte agli ufficiali. Il vestito, completamente nero adesso, era dotato di una maschera dalle grandi lenti e completo di respiratore. Dalla cintola che aveva in vita pendevano diversi attrezzi, tra cui un lungo pugnale dalla lama in metallo scuro e una pistola di piccolo calibro con silenziatore.

Andriej sorrise all’assassino, il quale rispose con un rantolo simile a una risata.

“Generale” esordì con quel tono gorgogliante e meccanico “Ho recuperato i dati che avevate ordinato. Sono pronto a portare a termine il mio compito”

“E allora non attendere oltre” replicò il Generale con volto cupo.

Meno che un battito di ciglia e l’assassino aveva estratto la pistola, tre colpi erano risuonati nel mattino.

Uno degli ufficiali cadde a terra, tre fori si aprivano nel suo cadavere. Due alla testa e uno al cuore. La pistola era di nuovo nella fondina. Non uno dei presenti si era mosso di un millimetro. Era successo tutto troppo in fretta. Il Sika aveva estratto e fatto fuoco senza nemmeno muoversi, allargando il braccio dietro la schiena, come non sarebbe stato possibile a un normale umano.

Un sorriso arcigno tagliava la faccia del generale da parte a parte.

“Come avrete capito, ci sono traditori in seno al nostro Glorioso Esercito. E per questo motivo non intendo divulgare gli ordini pubblicamente. Andate alle baracche, raggiungete le vostre compagnie. Al più presto riceverete ordini.”

Gli ufficiali, come risvegliatisi da un improvviso sogno ad occhi aperti, quindi ognuno andò per la sua strada.

“Caporale Sergej” richiamò Andriej “Vorrebbe farmi il piacere di fermarsi a mangiare con me e l’Alto Comando?”

Sergej si arrestò di colpo…si immaginava qualcosa del genere ma non fino a questo punto. Del resto, aveva conosciuto il Generale parecchi anni prima, quando ancora studiava all’Accademia. Si voltò per rispondere: “Mi farebbe molto piacere, Generale”

Nikolaj si voltò, i VDV ripresero la formazione per scortarlo.

Come una frustata, giunsero le ultime parole del Generale: “E porti con sé anche i suoi uomini. Ci sono molte cose di cui discutere”

La vera guerra cominciava adesso

12 commenti:

Matteo Piovanelli ha detto...

voglio diventare un membro dell'NKVD, per avere la loro divisa

Poet ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Poet ha detto...

eh...anche le divise del VDV sono piu' o meno cosi'...tipo pelle di camaleonte...ma la loro figata e' il fucile.

E i Commissari sono anche meglio

alan ha detto...

azz gente ho sempre + arretrati da leggere!!!! x ora posso solo rompervi le palle per 'rendez-vous'.. e rimembrarvi che fe fai fi faffo, fa fe fi fo fu.

Jager_Master ha detto...

lo terrò a mente.

Anonimo ha detto...

have.appena ne avrò la possibilità posterò il terzo e ultimo capitolo del mio racconto, ma per ora la password continua a non funzionare. Ometto imprecazioni varie.
salve a tutti buona giornata!!!
Rob

Matteo Piovanelli ha detto...

non vedo perchè su esperia rendez vous si debba scrivere rendez vous e non rendevouz

Jager_Master ha detto...

io direi rendevu. oppure rendes vuz. o ren devuz. come volete comunque...

Poet ha detto...

Avevo pensato a Drop Point...ma di solito e' il punto ove vengono scaricati i soldati.

E comunque l'Esperiano medio nemmeno lo studia il francese

alan ha detto...

Sandman ha letto. Sandman vuole diventare un sika. ORA!
Ottimo lavoro, nn sono un amante dell genere ma ovviamente un ninjutsuka futuristico nn poteva che destare il mio interesse! mi chiedo solo come mai portino l'equip appeso alla cintola, penso sarebbero + silenziosi senza addobbi.

Matteo Piovanelli ha detto...

mille punti ai sika, perchè le maschere mi ricordano molly millions.

io mi immagino che siano un po' vestiti come le kestrel di bloodrayne2, solo che quelle sono tutte femmine...

Poet ha detto...

Io mi sono ispirato al ninja di metal gear...la maschera e' un agglomerato di diversi personaggi