Il Decimo Girone: 0.0 - Deus ex machina

Author: alan / Etichette:

-IL DECIMO GIRONE: spawned by Sandman.-

0.0: Deus Ex Machina


Prese coscienza del proprio respiro quando ancora un caleidoscopio di volti ghignanti e figure deformi danzava dietro alle sue palpebre. Aprì gli occhi lentamente, per abituarsi alla luce lunare che illuminava il suo volto. Si scoprì sdraiato supino, con gli arti allargati. Lentamente si mise in ginocchio, per poi alzarsi in piedi. Levò davanti a sè le mani, rigirandole alcune volte mentre le osservava in controluce. Si soffermò poi sul tatuaggio che risaltava sul palmo sinistro. Inspirò lentamente e spaziò intorno a se con lo sguardo: nulla interrompeva l'orizzonte perfettamente piatto. Espirò e si mise in cammino, i primi passi incerti, poi più fluido. Non essendosi voltato indietro, non notò il cerchio ed il quadrato tracciati nella sabbia, attorno al punto in cui giaceva sdraiato. La pupilla della luna si spostò con lui, illuminandolo con un cono di chiarore quasi etereo.

Nella Bara di Vetro, un uomo giaceva immobile, le gambe bloccate da cinghie, il torso costretto da una camicia di forza, la testa completamente avvolta da bende e garze. La teca si trovava al centro di una stanza perfettamente cubica, di circa sei metri di spigolo. Un ambiente asettico, bianco ed illuminato da luci al neon. La Bara di Vetro era tenuta sospesa a circa un metro e mezzo da terra tramite quattro cavi trasparenti fissati al soffitto. Dalle bende sul cranio dell'uomo serpeggiava un fascio di sottili cavi bianchi, che attraversavano la parete di vetro della teca per poi scomparire nel pavimento. Improvvisamente l'uomo cominciò a tremare e dimenarsi, vincolato dalla camicia di forza, e ad emettere grida sommesse e disarticolate attraverso il bavaglio. Attorno alla teca, sei uomini in camice bianco, occhiali e maschere di sicurezza, presero appunti sui loro bloc-notes.

Altrove, un vecchio uomo sedeva assopito su di un elaborato scranno dall'alto schienale intarsiato. Indossava una pesante tonaca nera con un cappuccio calato ad adombrare il volto anziano. Il trono era al centro di una stanza circolare, con tre nicchie incavate nella parete, vicine fra loro. La parete ininterrotta, ad uno sguardo attento, si rivelava costellata di piccoli sporgenze circolari. Nella nicchia di sinistra, su un monitor iniziò a lampeggiare una parola. La pelle avvizzita del viso si contrasse, le labbra si tesero per mostrare una dentatura sorprendentemente regolare. Gli occhi si aprirono, rivelando il bianco delle cataratte. Il vecchio si sollevò al di sopra del trono, rimanendo a pochi centimetri da terra, e fluttuò fino alla nicchia centrale, dove sullo schermo di un computer campeggiava la scritta "Morph:___". Battè sulla tastiera i caratteri "Jorge da Burgos", e alla successiva richiesta "Key___" reagì digitando la parola che lampeggiava sullo schermo nell'altra nicchia. Nella nicchia a destra una parete sembrò svanire, e subito un vento freddo invase la stanza, portando con sè piccoli vortici nevosi. Jorge fluttuò fuori, senza lasciare tracce.


"Il tempo è giunto, i tasselli convergono, il meccanismo è attivato" disse una voce grave al centro di Nessun Luogo. "E' tempo di recarsi al Phlegeton". "..E W?" domandò una seconda voce, distorta. "Attenderà. Dobbiamo agire in fretta, ora che i Nove sembrano inattivi"

6 commenti:

Matteo Piovanelli ha detto...

io lo so, non ce la faremo mai... troppi incominciamenti, tutti interessanti, ma tanti inconcludenti...

Jager_Master ha detto...

concordo con ciccio anche su questo punto. direi (senza offendere nessuno, per carità) che questi spunti sono sufficienti. lavoriamo su questi, altrimenti andiamo in panne.

Per quanto riguarda il post di alan mi sembra buono come gli altri. vale per lui lo stesso discorso di poet: un racconto può essere continuato dopo qualche input, qualche idea...il post di alan mi sembra molto complesso (si vede che ci ha lavorato tanto) e continuare da adesso mi sembra difficile. Forse dovresti scrivere (come poet) qualche riga in più.

Perlomeno è quello che penso...cioè...non mi vengono in mente spunti "intelligenti". ma magari dipende da me...quindi se qualcuno può continuare anche da qui....ben venga.

Poet ha detto...

Mi piace molto...adoro i racconty cybernetici e dark come questo. Da dire che sarebbe comunque veramente difficile continuarlo.


Comunque...i miei complimenti!!!

alan ha detto...

ehm.. a dire la verità l'ho buttato giù in presa diretta, non ci ho messo più di un'ora e mezza.. tutto quello che ho scritto ha un perchè nella mia testa, ma mi aspetto che qualcuno lo stravolga! io ho 'messo in moto il meccanismo'.. a voi scoprire cosa causa!

PS cazzo gente e io che volevo iniziare una cosmogonia.. uffa.. cmq mi sembra giusto che anche chi non ha ancora iniziato un racconto abbia diritto a farlo, se ne ha voglia.

PPS dato che ora si tratta, per tutti, di proseguire i racconti altrui, vorrei prendere un po' le misure x capire quanto discostarsi dall'originale.. il paragrafo del poeta in particolare mi sembra avere moltissime continuazioni..

Jager_Master ha detto...

si, probabilmente mi sono espresso male. ci mancherebbe: credo che chiunque possa iniziare un racconto. era riferito a noi che abbiamo messo già un post a testa: non mettiamo altra carne al fuoco. solo questo.
chiaro che brio, apo ecc.hanno tutto il diritto di iniziare il "loro".

Matteo Piovanelli ha detto...

Io avevo pensato di continuare il racconto del poet, ma devo ancora ragionarci un po su, e pensavo prima di postare di mandare una bozza al poeta stesso. comunque non ho ancora nulla di preciso, quindi se nel frattempo qualcuno mi anticipa non ci sono problemi