salve a tutti! + untitled chapter I-II

Author: Ro / Etichette:

untitled chapter I
Solitudine. Il primo concetto che le sorse in mente, come fuori era sorto l'odioso riflettore che la tormentava, incastonato in quel cielo che sapeva di cotone e alcol. Sesso. Il secondo. perchè tutto ciò che la sera precedente non aveva concesso alla bottiglia l'aveva concesso all'edonismo più vigoroso, e soprattutto perchè non riusciva a staccare gli occhi dall'incavo di fianco a lei, ancora tiepido, ancora lordo di una notte che solo la bottiglia le avrebbe fatto dimenticare...almeno per quelle ore che precedevano un nuovo sorgere, un nuovo incavo, una nuova bottiglia.
Si alzò svogliata, raccolse i soldi dal tavolino, accese la fiamma sotto la caffettiera, pensò ad altro, si dimenticò del caffè e rivolse il suo sguardo all'orologio: ore 14:44 di un tedioso primo pomeriggio estivo. Ora di mettere in stand-by il cervello (per quanto potesse essere vigile), ora di spegnere il ronzio mentale, ora di spegnere il caffè, di berlo senza uno scopo e infatti di addormentarsi dopo quel tempo indeterminato che serve ad inoltrarsi nella propria mente assonnata e mezza avvelenata. Sognò. Sognò fino alle 6 di pomeriggio cose strabilianti. Sognò e si dimenticò di averlo fatto nel momento in cui aprì gli occhi. E li aprì per un motivo: qualcuno aveva bussato, e il rumore di legno sfibrato e vetro aveva invaso la piccola stanza polverosa che fungeva da entrata nella sua tana selvatica. Sì. Qualcuno aveva bussato, ne era quasi certa. Ma quel quasi la metteva nel pieno diritto di non andare ad aprire. In fondo, chi sarebbe potuto essere? Un cliente, un cliente, un cliente, o al massimo un cliente. Lei non era in casa. Non era in casa senon per Amore o Morte. Avrebbe aperto solo a loro, non era persona che si adattava ai compromessi. E sulla falsa riga di quesi pensieri, fissando la sua immagine riflessa negli occhi del suo micio anoressico, sognò. Sognò per pochi minuti cose strabilianti. Sognò, e si dimenticò di averlo fatto nel momento in cui una nuova scarica di colpi rischiò di demolire la debole entrata. ''Avanti...'' una nuova notte si prosettava davanti a lei, spoglia e intrisa di piaceri sporchi.


untitled chapter II
Esitazione. Cosa la tratteneva? Cosa la inchiodava inerte a quei panni impolverati? Cosa la legava così profondamente a quelle abitudini? Bisogno di soldi...si...ma per comprare cosa? Del nuovo progesterone? Una nuova bottiglia? Uno psicologo di medio ottimismo potrebbe considerare le domande che durante quegli attimi dilatati lei si poneva un miglioramento. Ma volendo essere professionale fino in fondo penserebbe tutt'altro. E, per ironia della sorte, ne troverebbe la risposta, inconsciamente. A lei piaceva farsi del male.
La porta si aprì con un botto e irruppe la nota figura smilza e acciaccata del giovane senza nome e senza patria. Con lui entrarono almeno 4 giorni di bassa manovalanza e alcol. ''buh'' . fu il suono di uno strumento accordato male. il saluto di lei sfumò nell'aria spessa. Silenzio. Entrambi sapevano cosa voleva l'altro, e nessuno dei due era disposto a cederlo senza un guadagno. non serviva fiato, per ora.
Musica. Debussy. Il vecchio giradischi ogni tanto cigolava, dando un tocco piacevolmente surreale a quella sera indaco.
Conoscendo il giovane senza nome e senza patria, sapeva che avrebbe finito presto, e aveva preparato ogni cosa per l'addio.
La notte prima uno dei suoi volatili era morto. Era un passerotto di nome James, ed era molto giovane. Ma si sa...la delicatezza è tanto apprezzabile esteticamente quanto mortale, fuori dalla gabbia. Questo pensava mentre teneva in mano il piccolo cadavere e lo trasportava in giardino. La fossa era già pronta. Sepellito James pose nella terra un seme scelto a caso tra quelli di cui disponeva, e si allontanò dal piccolo giardino colorato.

13 commenti:

Ro ha detto...

salve a tutti ! io sono roberta! grazie per avemi accolto tra di voi! per ora vi propongo i primi due spezzoni di un racconto che non so dove andrà a finire...spero gradiate!

Matteo Piovanelli ha detto...

Bovaz vota sì ai giardini colorati!

Anonimo ha detto...

ho problemi con la password e sono di fretta!!! quindi ti ringrazio da anonima!!
Ro

alan ha detto...

curioso come, su 5 racconti, 4 inizino con dei risvegli.. potremmo giustificarci trasponendo il principio di Haeckel secondo cui l'ontogenesi ripete la filogenesi.. oppure è solo un cliché ^_^. tsk, farci fregare da un conrad testa-quadra ama-alberi e balla-coi-lupi.

anyway, welcome to Ro!

Jager_Master ha detto...

supporto conrad balla coi lupi, amante della natura e fratello di sesso coi ranger elfi.

alan ha detto...

OT a manetta

Matteo Piovanelli ha detto...

naturalmente conrad non fa sesso con gli elfi, perchè ritiene che siano un popolo di falliti, e non vuole rischiare che sia una caratteristica contagiosa

Jager_Master ha detto...

questo è tutto da vedere. il post n° 3 è mio. io dico che conrad è un elfo gay travestito.

lo vedrai...

Matteo Piovanelli ha detto...

ahah.

NO.

Poet ha detto...

Quoto Sandaman

Anonimo ha detto...

cos'è OT??
ro

alan ha detto...

"OT" means "off topic", anche se alcuni lo traducono con "over thread". Indica un post con argomento eccentrico alla discussione: nella fattispecie, insulti a conrad nei commenti al tuo post.

Anonimo ha detto...

ah capito...grazie!! ora conosco un acronimo in più!!!yeee
ro