Cronache della Guerra Esperiana

Author: Poet / Etichette: ,

PRELUDIO



Un sottile raggio di luna filtrava tra le assi sconnesse e dissestate, da troppo inchiodate alla finestra, tanto che la muffa oramai le aggrediva, divorandole, come un mostro famelico. L’uomo si rigirò su un fianco, tirando verso di sé quanta più coperta poteva.
Addormentato, respirava profondamente e il fiato caldo mutava in uno spettro nebbiforme per il freddo della stanza.
Di fianco a lui giaceva una donna, una meretrice, che per pochi crediti aveva sanato, quella notte, la mancanza di calore e gli aveva svuotato la mente.
In lontananza, una sirena ululò due volte, poi, come a farle eco, l’orologio digitale al polso di Sergej trillò, illuminandosi di verde.
Un respiro profondo.
Sergej era sveglio.
Aprì gli occhi, luminose gemme azzurro ghiaccio, screziati di verde ai bordi e osservò la stanza.
“E’ il momento” pensò.
Scese dal letto, facendo attenzione a non svegliare la prostituta; non che gli importasse essere gentile, ma voleva evitare di parlarle prima di andarsene. La freccia argentea che penetrava dalla finestra illuminò il suo corpo, facendolo apparire come marmo lavorato.
Cercò con lo sguardo i suoi vestiti, che la notte prima aveva lanciato dove capitava, aggredito da un impeto di passione.

Trovò i pantaloni sotto il letto, vicino agli anfibi, la giacca era in un angolo, annegata in una pozza di umidità, da essa baluginava un guizzo metallico, riflesso dallo specchio accanto alla porta. Il simbolo di una ruota dentata, con una goccia al centro. Il simbolo di un mondo, un ideale, per cui combattere, per cui morire.
Agganciò la fibbia della fondina sotto la spalla, controllando la sicura della semiautomatica custodita all’interno.

Ancora una volta la sirena ululò in lontananza. Tre squilli.
“Stai diventando lento, Sergej…una volta saresti corso fuori al primo avviso” sussurrò con tono caldo e suadente una voce.
Alina. Dolce piccola venditrice d’amore. Per quanto si provi ad andarsene senza svegliarla, lei se ne accorge sempre.
“Quante volte, Sergej?” domandò “Quante volte ancora potremo rivederci? E quando?”

Sergej era davanti allo specchio, immobile, a contemplare l’uniforme appena indossata. Sollevò il berretto e lo calcò sulla testa, cercando di assumere un portamento dignitoso, come si addice a un membro dell’esercito.
Poi, cercando le parole adatte tra mille, parlò.
“La domanda non e’ quando, Alina. La domanda e’: se”

Poco dopo, con passo pesante, si stava già dirigendo fuori. I termometri digitali incastonati nei dirigibili segnavano -15 C. Sputò per terra, e non fu sorpreso nel vedere che la saliva si congelava appena toccava terra.
Dentro la giacca, la fondina ballava, insieme al suo letale carico, quasi a incitarlo, quasi a pregarlo di usarla. E evitare di ascoltarla si faceva sempre più difficile…
Un rombo alle sue spalle lo risvegliò dalla trance, richiamandolo alla realtà.
Dimitri, in piedi, sul cassone del camion corazzato, gli sorrise e gli tese la mano.

“E’ ora, caporale” disse “C’e’ una guerra da combattere”



18 commenti:

Poet ha detto...

Inizia il primo racconto on-line del Poet. Premetto con il dire che non si ferma qui e, anzi, andra' molto avanti, inoltre, se qualcuno e' interessato, sarei contento se aggiungesse un pezzo, modificando la storia come meglio crede.

alan ha detto...

L'idea di base sarebbe di passarsi il testimone dopo ogni capitolo, di modo che ognuno possa partecipare ad ogni progetto. è molto carino che ci siano molti spunti, e diversi fra loro.

Matteo Piovanelli ha detto...

uelcom anche al poet.
per ora no comment per il testo, perchè non connetto tanto.
Comunque se non ho capito male mi piace potenzialmente.

eh?

che ho detto?

Jager_Master ha detto...

bravo poet. mi piace l'idea. Però è un pò corto per continuarlo...

Sicuramente se aggiungi una paginetta provo a continuarlo. ho letto tutti i libri di mc nab e qualcosa di tom clancy. Perlomeno qualche idea ce l'ho...e posso provare...

Aspetto nuove righe...

Matteo Piovanelli ha detto...

più che clancy vedevo qualcosa di collegabile al significato di esper (in parapsicologia). ma non conoscendo bene clancy può darsi che queste due cose coincidano

Poet ha detto...

Faccio che rivelare le carte, allora. Lo stile e' quello dei racconti di Warhammer 40k...infatti su alcune cose dovro' usare descrizioni simili al racconto di sandman...nanomacchine e servomeccanismi...e IA...continuero' e vi mostrero' piu' o meno lo stile.

Matteo Piovanelli ha detto...

Nanomacchine = me

Jager_Master ha detto...

aggiudicato cap.2 al bovaz. ufficiale.

Matteo Piovanelli ha detto...

eh?

Poet ha detto...

al momento sto preparando il cap.2 da li' in avanti libero per tutti

Matteo Piovanelli ha detto...

bueno.
mi sentivo investito di una responsabilità davvero schiacciante che non ero pronto a portare a termine.
(trad: eh?)

alan ha detto...

beh.. IA=me.
ergo fra=servomeccanismi?

Matteo Piovanelli ha detto...

certo

Jager_Master ha detto...

scusate mi sono perso. io pensavo di continuare Conrad...ho sbagliato qualcosa? lo fa qualcun'altro?

Matteo Piovanelli ha detto...

continua pure. senti poet, che mi ha accennato qualcosa

Matteo Piovanelli ha detto...

Aggiunta etichetta Esper, di mia volontà e senza consultare nessuno

Poet ha detto...

Propongo che la redazione tolga i diritti da Admin al bovaz e lo doti di un simpatico zucchino anale...

Matteo Piovanelli ha detto...

li ha finiti tutti brio